Il nostro cliente, un motociclista esperto, stava attraversando la strada asfaltata che taglia il parco del Circeo, in provincia di Latina. Era ancora giorno, quando un cinghiale adulto di grosse dimensioni è sbucato dal bosco all’improvviso e si è scaraventato contro la moto, colpendola di lato. L’urto è stato fortissimo: il nostro cliente, senza neanche capire cosa fosse successo, si è ritrovato a terra dopo un volo di diversi metri e ha perso conoscenza (è rimasto in coma per tre giorni). Il cinghiale purtroppo è morto sul colpo, a nulla è valso l’intervento della forestale. Gli altri automobilisti hanno subito allertato i soccorsi e il nostro assistito è stato portato al più vicino ospedale, dove sono state constatate fratture multiple ed emorragie interne. Quanto alla moto, i danni riportati ammontavano a circa 10000 euro. Dopo le cure ospedaliere approntate in regime di urgenza, è iniziato il nostro lavoro: insieme ai nostri medici di riferimento abbiamo messo insieme la documentazione medica, ma quando si è trattato di inoltrare il fascicolo all’assicurazione ci siamo trovati di fronte a un classico caso di “scarica barile”. Nessuno tra Parco del Circeo, Provincia di Latina e Regione Lazio voleva assumersi la responsabilità del danno causato dal cinghiale, e ognuno addossava all’altro l’onere di rispondere. Davanti a questo rimpallo di responsabilità, abbiamo dovuto fare da soli: dopo un’accurata ricerca fatta di perizie su vecchi accordi, sopralluoghi per censire le recinzioni mancanti e analisi delle prassi di sussidiarietà, abbiamo scoperto l’esistenza di un accordo tra Ente Parco e Regione che attribuiva a quest’ultima la responsabilità della fauna selvatica oltre al compito di agire per contenere la proliferazione dei cinghiali. Questo accordo era sempre rimasto lettera morta, e siamo abbastanza certi che molti, anche negli uffici competenti, ne ignorassero addirittura l’esistenza; ma è proprio in virtù di quel documento che la Regione Lazio e la sua compagnia assicurativa, nonostante le resistenze, hanno dovuto darci ragione e risarcire il nostro cliente con 280 mila euro. Dopo una lunga e complessa riabilitazione, per fortuna il nostro assistito si è rimesso in piedi ottimamente e ora sta bene.
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