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Risarcimento per malasanità – lesione al nervo durante un intervento chirurgico

Case Study Caption

Risarcimento per malasanità – lesione al nervo durante un intervento chirurgico.

Un errore medico durante un intervento per una semplice ferita al braccio ha causato al nostro cliente un danno molto serio, tanto da compromettere l’uso della mano sinistra e rendere necessario un secondo intervento ricostruttivo. Dopo mesi di battaglie e perizie mediche, abbiamo ottenuto per lui 80.000 euro di risarcimento.
Tipo di eventoerrore chirurgico durante un intervento per trattare una ferita da taglio
Durata della pratica8 mesi
Risarcimento complessivo80.000 euro

Il lavoro dei medici è prezioso, ma quando si finisce in mani sbagliate quella che in teoria dovrebbe essere la cura potrebbe rivelarsi ancora peggio del danno. È quello che è accaduto al nostro cliente, vittima di un errore medico durante un intervento chirurgico. Mentre faceva dei lavori di bricolage, l’uomo si era procurato un profondo taglio all’avambraccio sinistro. I medici del pronto soccorso avevano constatato che i muscoli erano lesionati ma la mobilità della mano appariva conservata. Il paziente è stato sottoposto a un intervento riparativo che sembrava riuscito con successo. Dopo l’operazione, pero, è parso subito evidente che qualcosa non andasse: le dita della mano sinistra non si muovevano più. È qui che l’uomo ci ha contattati: i nostri medici hanno subito capito che il problema era una profonda lesione del nervo ulnare, troncato di netto per errore durante l’intervento chirurgico. La diagnosi è stata poi confermata da tutti gli esami del caso: il nervo ulnare non era più integro, tanto che è stato necessario un secondo intervento di ricostruzione del nervo con innesti prelevati dalla gamba. Un tipico caso di malasanità, insomma, anche se dimostrarlo non è stato facile. Noi abbiamo subito sostenuto che la lesione fosse avvenuta durante il primo intervento chirurgico, ma i medici dell’ospedale, e di conseguenza l’assicurazione, hanno negato recisamente, sostenendo che l’intervento fosse riuscito perfettamente e insinuando che il nostro cliente si fosse fatto male in un momento successivo. Grazie al lavoro impeccabile dei nostri medici legali, siamo riusciti a dimostrare il nesso causale tra la prima operazione e il danno permanente. Dopo otto mesi di perizie, relazioni e confronti con la compagnia assicurativa, siamo riusciti a smontare le ricostruzioni fuorvianti e abbiamo raggiunto una giusta attribuzione delle responsabilità. Al nostro cliente, che nel frattempo aveva riacquisito l’uso della mano, sono spettati 80.000 euro di risarcimento, che non potranno comunque cancellare le cicatrici né il brutto ricordo.